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It / Orizzonte Morale Degli Eventi

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Una volta attraversata quella linea rossa, non si può più tornare indietro.

"Tarkin, se mai ci fosse stato un frammento di umanità in te o in una di queste tue orribili creature, probabilmente ora è scomparso. Tu sei in guerra con la vita stessa. Sei un nemico dell'intero Universo... il tuo Impero è condannato."
Principessa Leia Organa, dal radio-drama di Star Wars, dopo che il Grand Moff Tarkin distrugge il suo pianeta d'origine.

Nominato con riferimento alla linea di confine che in un buco nero segna il punto oltre il quale non c'è più modo di fuggire alla sua stretta gravitazionale. In questo tropo, il buco nero è un sinonimo del Male; l'Orizzonte Morale Degli Eventi coincide con il primo atto malvagio che prova una volta per tutte che il personaggio è irrimediabilmente malvagio.

Si noti la parola irrimediabilmente. Questo tropo si distingue da Prendere A Calci Il Cane non tanto per l'intensità dell'atto malvagio preso in esame (anche se la cosa è ovviamente rilevante, specialmente se si tratta di un estremo inedito per il personaggio) quanto perché si tratta di una dimostrazione di una malvagità permanente; di solito serve come prima azione da cattivo della storia, tanto per sottolineare che una volta attraversata la linea di confine il personaggio sarà sempre altrettanto malvagio, se non di più. Se non è così, semplicemente non si sta parlando di un Orizzonte Morale Degli Eventi.note  Questo tropo, per necessità logica, può essere applicato solamente all'interno del contesto di una storia. Non c'è nulla che impedisca una successiva rivisitazione del personaggio, se l'autore lo desidera.

Anche se non disponevano di un termine definitorio come questo, molti autori hanno in passato riconosciuto questo tropo. Robert A Heinlein nel suo Straniero In Terra Straniera vi si riferiva come il risultato di un atto “così cattivo, così nero” da essere imperdonabile a priori. Hank Rearden ne La Rivolta Di Atlantide di Ayn Rand, dice che "condannare un essere umano a quel genere di cose è di per sé una pronuncia di eterna dannazione... un verdetto al male assoluto" e che "in questo modo non può rimanere nemmeno un minima possibilità di dubitare della cosa."

Ovviamente, un personaggio NON può passare l'Orizzonte più di una volta per definizione. Attraversare il confine implica anche passare dallo stato di redimibile a quello di irredimibile, punto; non si ritorna indietro a meno di non contraddire la definizione del tropo. Del resto, per poterla attraversare di nuovo occorrerebbe prima essere redimibili, cosa che per forza implica un preventivo non-attraversamento dell'Orizzonte, già avvenuto.

Certo, persone diverse potrebbero giungere a conclusioni diverse nel giudicare se un personaggio ha effettivamente compiuto quel passo oltre la linea, ma tal cosa non è affatto la stessa cosa che attraversare l'Orizzonte Morale Degli Eventi più di una volta. Un personaggio può avere più di un'occasione per andare oltre, ma solo una di quelle sarà il vero Orizzonte Morale Degli Eventi.

Qualche volta l'unica cosa che separa un uomo da un mostro è una Singola Lacrima... o addirittura un pianto devastante. Una piccola macchia di rimorso potrebbe essere sufficiente a convincere gli amici, i nemici e il pubblico che forse non è detta ancora l'ultima parola.

Contrastante con Come Sarebbe, Non È Atroce?, Adottare Il Cane, Punzecchiare Il Barboncino, Coronante Momento Di Commozione, Come Un Dio Per Me e Accarezzare il cane. Affine a/Contrastante con Perdonato Facilmente per quando quegli atti che normalmente sarebbero qualificabili per questo tropo sono perdonati comunque dai personaggi, con tanto di possibile Heel–Face Turn dietro l'angolo.

Si veda anche Vero Mostro, che è compreso nel criterio di irrimediabilità sopra citato. Comunque, attraversare l'Orizzonte Morale Degli Eventi non implica per forza che il personaggio sia un Vero Mostro.

Niente esempi dalla vita reale su questa pagina, PER FAVORE.


Esempi:

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