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It / Piangi Per Il Diavolo

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"Ma chi prega per Satana? Chi in diciotto secoli ha avuto il moto di umanità per pregare per quel peccatore a cui serviva di più?

IL Cattivo ha quasi vinto. Guarda alla carneficina avanti a lui – tutto va secondo I piani. Il pubblico, sicuro delle sue intenzioni e le sue motivazioni, lo odia, e desidera che muoia, sapendo di aver ragione a pensarla così.

FINCHÈ.

Il narratore torna indietro a giorni passati; giorni felici di una persona più giovane e gentile: il Cattivo nei suoi giorni più lieti. In un tempo piccolo, forse con una singola battuta o un’azione senza narrazione, lo vediamo: l’evento che ha corrotto, che lo ha fatto passare Da Ingenuo A Cinico, trasformando una persona normale o che amava la gente o forse anche un eroe, in un cattivo che non perdona.

Improvvisamente, il pubblico ha una Epifania Heel nella Vita Reale e inizia ad avere una visione d’insieme: la cattiveria non nasce, viene creata. Tutti hanno una storia, e quella del cattivo è solitamente tragica. Dopo una vita passata a essere bandito e rifiutato dalla gente, una vita di cattiveria e odio come poteva non diventare cattivo? E quando quella cattiveria torna indietro a quelli che l’hanno creata, com’è che ora sono loro le vittime? E poi, la più grande domanda che si pongono gli spettatori: e se...? E se qualcuno, anche solo una persona, avesse mostrato un po’ di simpatia o gentilezza verso di lui? E se qualcuno si fosse alleato con lui, e l’avesse protetto? L’amore cambia le persone, no? Non può anche prevenire?

È facile odiare, ma è quasi impossibile capire o perdonare, specialmente quando si è convinti di essere nel giusto, finché non sbattiamo la testa contro i fatti. E a questo punto, quando la simpatia o empatia per il cattivo arriva al massimo, è quando si è portati a Piangere Per Il Diavolo.

Questo tropo tende ad invocare Un Milione È Una Statistica per la simpatia per le sue vittime.

Questo tropo risale almeno al XVII secolo: personaggi di tutti i tipi sono stati riesaminati una marea di volte e, spesso, i più cattivi e i peggiori diventavano i più compassionevoli dei protagonisti (pur restando cattivi). In poche parole, gli esseri umani sono affascinati da cosa potrebbe far passare una persona al Lato Oscuro, probabilmente perché è quello che faremmo anche noi in quelle situazioni.

È spesso un metodo per creare un Calimero stronzo in modo istantaneo, ma se gestito male può degenerare in un Decadimento Del Cazzuto, facendo diventare il personaggio in questione un enorme Draco in pantaloni di pelle per i fan. Le parole chiave per identificare questo tropo sono frasi come "Non è proprio colpa sua se è cattivo, ma..."

Può anche essere il risultato di una Giustificazione Freudiana, se ben gestito. Frequentemente usato per creare il Cattivo Tragico. Una versione particolarmente avvincente di questo tropo può anche far diventare il personaggio più umano, almeno agli occhi di alcuni fan.

Ahimè, Povero Cattivo è un Sotto-Tropo ed è quando questo succede mentre il suddetto cattivo muore.

Affine Satana E Buono, Assassino Giustificabile, Storia Triste Del Mostro, e Calimero stronzo. Non esattamente identico a Comprensione per il diavolo, che si manifesta quando i personaggi nella storia simpatizzano col cattivo. Si veda la Scala Graduata Di Idealismo Contro Cinismo. Si può sovrapporre con Mio Dio Cosa Ho Fatto. Si veda anche Involontariamente Compatito, quando un personaggio non è intenzionalmente designato come meritevole di compassione, ma lo è agli occhi del pubblico.


Esempi:

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    Videogiochi 
  • Sephiroth in Final Fantasy VII non è terribilmente simpatico nel gioco originale, anche dopo aver scoperto un po del suo passato. Nel prequel però le origini eroiche di questo personaggio da membro di SOLDIER sono esplorate. Rimane sempre riservato e freddo, ma una parte più umana, e riesce a mantenere un'amicizia con Genesis e Angeal. Le rivelazioni della sua vera natura sono molto più dettagliate e profonde che nel gioco originale, e anche se non è una scusa per le sue azioni dopo, è difficile non sentirsi triste per lui in quei momenti.
  • Ultimecia in Final Fantasy VIII è un'altro esempio, anche se la maggior parte dei fan ne sono al corrente grazie al Dissidia originale. In quel gioco, Ultimecia dice tante frasi che implicano che desidera riavere i giorni felici e innocenti della sua infanzia e che questo desideri è quello che la spinge a fare tutto quello che fa (questo è anche il punto del discorso finale a Squall e l'ultimo discorso nel testo che ricevete se non la si battete in Impulso di Tenebra con Squall). Questa motivazione era apparentemente presente in FFVIII, ma è stata rimossa nella traduzione. Per qualche ragione, gli scrittori di Dissidia Duodecim hanno pensato che questa fosse una grande idea, poiché questo aspetto del suo personaggio è stato completamente rimosso dal tredicesimo ciclo, lasciando una sola frase a Terra come indizio a questa parte della sua personalità.

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