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It / La Golden Age Dei Fumetti

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E il resto è storia.

Nel Giugno del 1938, la National Publications iniziò una nuova serie a fumetti a contenuto epico. Un nuovo personaggio creato da due giovani di Cleveland venne mostrato sulla copertina. Il fumetto era Action Comics #1, e il personaggio era Superman. Così iniziò la Golden Age dei Fumetti.

Lungo tutta la Golden Age, i fumetti in quanto media non erano ancora considerati sinonimo di supereroi come genere - storie dell'orrore, animali divertenti, detective che risolvono misteri, Western, romanticismo, e altri generi rimasero ancora popolari attraverso questo periodo, e in alcuni casi più popolari che i Super Eroi. Comunque, il sorgere graduale dei Super Eroi ha definito la Golden Age in molti modi. Il genere-supereroe aveva antecedenti ben più datati di Superman - ovviamente, lo stesso Superman ne era una diretta emanazione - ma prima di quel momento, non erano stati mai gestiti in quel modo particolare. L'eroe d'azione pulp si fuse con la fantascienza e il fantasy, che a loro volta si unirono al concetto di vigilante che combatte il crimine, che si è poi amalgamato ad antiche saghe eroiche, per produrre infine un'esplosione di nuovi personaggi, individui con strani poteri e con la responsabilità di usarli contro il male.

I primi Super Eroi erano generalmente tutti plagi di Superman. Personaggi come Wonder Woman, Flash Lightning e Dynamic Man, con un intero set di poteri per-battere-i-cattivi, prolificarono in fretta. Infatti, la DC si trovò a denunciare gli editori di Wonder Woman, quelli della Fox Productions, per violazione di copyright, vincendo (Will Eisner, che ha creato Wonder Woman, addirittura testimoniò contro la Fox). Probabilmente il personaggio più famoso della Golden Age non fu Superman, ma Capitan Marvel della Fawcett Comics; al suo picco, Capitan Marvel Adventures era pubblicato settimanalmente e vendeva 1.3 millioni di copie al mese, e la Marvel Family includeva anche Mary Marvel, Capitan Marvel Junior, i tre Luogotenenti Marvel, Uncle Marvel, Freckles Marvel e Hoppy, il Marvel Bunny. Alla fine, iniziarono ad apparire eroi più specializzati. Flash, con l'abilità di correre più veloce di qualsiasi cosa (per coincidenza, fu anche il primo supereroe con un solo potere); Doll Man, con l'abilità di restringersi fino a sei centimetri; la Torcia Umana con l'abilità di diventare una fiamma vivente. Questi, a loro volta, ricevettero i loro imitatori, e una vasta gamma di personaggi e titoli nacque così (quasi universalmente, nei fumetti della Golden Age, ogni numero conteneva varie storie brevi, ciascuna con un eroe diverso; solo i personaggi più grandi ottennero le proprie testate, e anche loro solitamente avevano storie di riserva con altri personaggi). Anche gli eroi pulp erano popolari, tradotti in quattro colori. Basati su precedenti come Zorro e La Primula Rossa, questi erano solitamente dei Normali Cazzuti, occasionalmente con un'arma truccata ma spesso con solo i loro pugni, che sconfiggevano con disinvoltura estorsori, schiavisti bianchi e sabotatori. Indossavano spesso calzamaglie con manicotti, maschere a capuccio e stivali da bucaniere. Batman venne generato da questo tipo, incrociato con un pizzico del detective-perseguita criminali.

Questa fu anche l'era delle Spalle. Dopo che Robin venne introdotto nel 1940, quasi ogni eroe prese un ragazzino ad assisterlo nella lotta al crimine. La Torcia Umana aveva Toro; Sandman aveva Sandy, il ragazzo d'oro; Bulletman aveva Bulletgirl. Anche i sidekick adulti che facevano le spalle comiche erano popolari; erano solitamente grassi e maldestri, come Dolby Dickles di Lanterna Verde o Woozy Winks di Plastic Man. Venendo in essere ben prima del concetto di politicamente corretto, si fece uso anche di alcuni personaggi deplorevoli, specialmente Slow Motion Jones di Whizzer, un uomo di colore grasso con grosse labbra e dalla pronuncia pesante.

Ancora prima che gli Stati Uniti entrassero nella Seconda Guerra Mondiale, i Super Eroi combatterono spesso contro i seguaci dell'asse - il Fervore Patriottico era quasi universale. Vennero create dozzine di personaggi a tema Americano: Miss America, The Shield, Capitan America, e altri ancora. Alcuni eroi si sono arruolati nell'esercito o nella marina con le loro identità segrete (così come molti scrittori: Bert Christman è famoso per aver scritto racconti di una banda di piloti di caccia, mentre lui stesso serviva la marina come pilota). Il pubblico era assetato di storie del bene che trionfa sul male. Ovviamente, la propaganda di guerra era in pieno effetto; i soldati Giapponesi sarebbero stati spesso disegnati quasi come se non fossero umani, i Nazisti e i Fascisti sono interpretati come mezzi-uomini dalla pelle verde (naturalmente, fumetti e pulp giovanili prodotti nel territorio dell'asse fecero la stessa cosa, ma ancora peggio).

Comunque, quelli che hanno familiarità con La Silver Age Dei Fumetti qualche volta rimangono sorpresi nello scoprire che i fumetti della Golden Age erano a confronto spesso significativamente meno sciocchi, moralisti e infatili. Gli anni '30 e '40 furono un'epoca molto meno conservatrice negli Stati Uniti rispetto agli anni '50, e il Comics Code non esisteva ancora. I creatori erano meno interessati ad adattare le loro storie a seconda dell'età e interpretare gli eroi come esempi morali. Superman era un personaggio più scorretto, più aggressivo e in qualche modo malizioso, descritto dai suoi creatori come una spina nel fianco dello sistema - difficile il paragone con l'epitomo del Legale Buono che abbiamo oggi. Batman era un vigilante violento che non esitava ad usare le armi prima che gli anni '60 lo trasformassero in una icona del camp. Possibilmente come riflesso delle donne che si muovevano in ruoli più mascolini mentre gli uomini partivano per la guerra, i personaggi femminili della Golden Age tendevano a essere audaci, assertivi, ragazze in carriera dalla parlantina veloce, spesso più dure e indipendenti delle loro controparti della Silver Age (questo potrebbe anche riflettere come la porzione di lettrici di fumetti durante la Golden Age fosse più consistente rispetto a quella dei periodi successivi).

La data che segna la fine della Golden Age è quantomai vaga. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, i fumetti di Super Eroi divennero meno popolari, con altri generi come le commedie con animali divertenti (allora già vincitrici agli incassi), la crime fiction, e il Western a rimpiazzarli. Quando gli anni '40 finirono, sempre più titoli cambiarono genere o furono cancellati. Nel 1950 l'ultima pubblicazione di supereroi della Timely (che diventerà poi la Marvel Comics) e così l'ultima avventura Golden Age della Justice Society Of America venne cancellata. Nel 1954, il Dr.Frederic Wertham pubblicò il libro Seduction of the Innocent nel quale accusava i fumetti di essere responsabili della corruzione giovanile in America, portando alla delinquenza minorile e alla perversione sessuale (e se paragonate, le critiche che successivamente si posero alla musica Rock, a Dungeon & Dragons e ai videogiochi, non sorprendono poi molto). Questo portò alla creazione della severissima Comics Code Authority, che proibì ai fumetti di includere qualsiasi forma di ambiguità morale, di violenza che non fosse minima, e praticamente ogni raffigurazione della sessualità, rendendo i fumetti più coscenziosamente per bambini di prima. Se la Golden Age non era già morta, il Code fu di sicuro l'ultimo chiodo della bara.

La Silver Age Dei Fumetti, comunque, era già dietro l'angolo...

Serie e case editrici famose durante La Golden Age Dei Fumetti:

Per altri significati del termine "Golden Age", si vedano:
Gotterdammerung, L Era Delle Leggende, La Nostalgia Non E Piu Quella Di Un Tempo.


Di solito pacificamente accettata come durevole dalla pubblicazione di Action Comics # 1 fino alla fondazione del Comics Code.1938-1954

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